
La linea “verde” tracciata dalla Robur et Fides per delimitare i contorni della propria filosofia cestistica include anche la sagoma della panchina che nella prossima stagione sarà occupata da Facundo Bereziartua, 27 anni festeggiati il 29 marzo, nato a Buenos Aires ma residente a Ferrara dall’età di sei anni. «Abbiamo cercato a lungo selezionando un profilo promettente: è giovane ma crediamo sia importante dare spazio alla bravura e al talento indipendentemente dall’età. Vale per i giocatori perché no per un coach? – dice Matteo Spotti, vulcanico presidente del club lodigiano -. Abbiamo un gruppo di giocatori bravi e intelligenti che sapranno mettersi a disposizione del nuovo tecnico. Facundo ha esperienza di settore giovanile, l’abbiamo “scovato” grazie a Beto Manzo (direttore tecnico delle giovanili Assigeco ndr) al quale farà anche da assistente per l’Under19 di Eccellenza: abbiamo firmato un contratto annuale ma ci auguriamo possa rimanere con noi a lungo». L’intervento del nuovo vice di Stefano Salieri è stato fondamentale. «Beh, mi ha fatto una telefonata di un’ora che mi ha dato una carica pazzesca: l’ambiente un po’ lo conoscevo da avversario ai tempi dei campionati di Eccellenza – spiega il tecnico italo-argentino -. Il mio procuratore Andrea Forti ha dato poi l’ultima spinta. Sono entusiasta di venire alla Robur et Fides, l’offerta e il progetto presentati da Matteo Spotti sono interessanti e soddisfacenti. C’erano tutti gli elementi giusti al posto giusto: impossibile rifiutare». Facundo Bereziartua allenerà quindi la squadra Robur et Fides di serie C e farà il vice di “Beto” Manzo nella formazione Under19 dell’Assigeco che torna a competere, dopo qualche anno, nel campionato di Eccellenza. «Ci saranno, come negli ultimi anni, ragazzi che giocano nella squadra giovanile e in serie C: avere una guida tecnica comune è fondamentale per poter dare a tutti la stessa linea e non creare problemi in caso di passaggio da un campionato all’altro – “Facu” sottolinea l’aspetto principale della collaborazione fra Robur et Fides e Assigeco a livello giovanile -. Desidero proporre un basket che sia il più divertente possibile, per niente statico: tanti possessi, corsa, dinamismo e fiducia nelle proprie capacità e nei compagni con i quali si condivide il pallone». Punti fermi cestistici che già animano il gioco della Robur et Fides, ora davvero al completo e pronta ad affrontare con determinazione la nuova impegnativa avventura in serie C.
Luca Mallamaci